Nel Settecento in Francia era pieno zeppo di festività religiose, la cui osservanza era fatta rispettare in modo ferreo. Uno dei problemi del terzo stato è che durante queste festività era proibito lavorare, per cui i raccolti stavano a marcire nei campi. La mancata possibilità di intervenire diede luogo a una carestia senza precedenti, il prezzo degli alimentari aumentò senza controllo. Non sorprende affatto che uno dei punti affrontati nell’agenda della rivoluzione fu la riforma del calendario. Allo stesso modo, recenti eventi meteorici hanno portato a trovare la sede di lavoro chiusa per assenza della squadra di sicurezza (è una lunga storia) e tutti messi automaticamente in telelavoro. Il mio rendimento in smart working è una frazione del normale perché non dispongo degli strumenti giusti e tutto è dannatamente complicato. In più, sono stufa di non determinare il mio presente, per cui mi sono offerta volontaria per fare anche squadra di sicurezza, così se gli altri non vogliono assumersi responsabilità lo farò io, sempreché le reali condizioni lo consentono.
Per cui goodbye Hitsuji-do, addio via della pecora che si adatta passivamente. Mi mobilito in prima persona per far funzionare le cose, almen per quello che mi riguarda direttamente. Ne ho abbastanza degli atteggiamenti del non fare ombra, cappello in mano. Prendo responsabilità per non assoggettare il mio operato a persone che ne sanno meno di me e son fiacche, tipi che tentano di arrivare in modo inerte alla pensione cercando di far capo degli altri e spostando virgole anche quando non capiscono quel che stanno leggendo. Faccio controllare il mio lavoro da gente palesemente più brava, ma non chino la testa davanti a colleghi che cercano di mettermi sotto. Che sia l’anno dello spirito indomito, se ostacolate i miei progetti sarò Tempesta.
fai bene a non cedere, a far valere il tuo lavoro! Se si tradisce noi stessi, si tradisce la nostra vita: essere d’incastro a tutti, supina ai bisogni di tutti alle necessità, spesso ci annulla e con i denti ed unghie ci teniamo a galla, ma con l’età -te lo dico per esperienza- inizi a diventare dipendente da questo atteggiamento, fino a che il tuo subconscio non contempla te, ma te in funzione degli altri ed inizi a trascurarti. L’autostima è VITALE per una donna e va coltivata! Brava e ad majora
Grazie Renata! persisto nel cercare di costruire l’autostima che ha latitato negli ultimi quindici anni.