La scorsa domenica ho fatto l’arbitro in un torneo di arti marziali. O meglio, visto che tra i facenti funzione ero la cintura più bassa, svolgevo mansioni da valletta e segretaria di direzione. Facevo l’appello tra gli atleti di ogni categoria inviandoli al giusto quadrato poco prima della competizione, impersonando un curioso ibrido tra insegnante e segugio che stana la selvaggina; assistevo dapprima e officiavo poi le premiazioni, appendendo al collo di atleti sudaticci medaglie posticce con sorrisi e complimenti di rito.
Insomma, mi son divertita parecchio lontano dalle solite incombenze al punto che, nonostante i dolorini per la giornata in piedi e il latente senso di colpa per aver mollato per otto ore due terzi dei figli e un generoso marito, l’esperienza mi ha offerto una certa esaltazione e nei giorni seguenti una botta di astinenza dalla dirompente socialità dell’evento.
Lì, in quel momento, mi sono piaciuta.
Ma non ti facevo così… così… così fisicamente pericolosa! Che tu facessi sport l’avevo capito, che tu fossi una tosta pure, ma che tu avessi una cintura colorata in modo belligerante no. Complimenti!
Sono una cintura molto mansueta. ..ho iniziato a 38 anni per cui non sono esattamente veloce in combattimento. Quel che non ho nel fisico lo compenso in tenacia 😊. Grazie, però!
Ogni tanto ci vuole una boccata d’aria!
Vero… ne avevo bisogno.
Bello ogni tanto fare qualcosa di diverso e per sé, molto brava! 🙂
Grazie cara☺m’ha sortito l’effetto di un bel viaggio…. cambiare orizzonti anche per poche ore fa apprezzare la routine di nuovo quanto merita.
serve sempre uscire dalla routine!
Verissimo Annika, era una vera vacanza!